Carlo Somaschini - incisore - San Paolo, la spada, le corde e la cesta

incisore



Simboli e santi

Note dell'autore



San Paolo, la spada, le corde e la cesta


















San Paolo era un ebreo ortodosso e persecutore dei Cristiani (è presente al martirio di Santo Stefano) ma in seguito ad una 'abbagliante' conversione diventerà un instancabile predicatore della fede in Cristo tra i pagani e i romani ("Apostolo dei Gentili"), dando vita a numerose comunità cristiane a cui indirizzerà le sue celebri Epistole. Per questa sua missione apostolica spesso rischiò la vita, come quella volta che dovette mettersi in salvo fuggendo precipitosamente da Damasco, calato dalle mura della città con le corde dentro una cesta. San Paolo non fu solo un grande evangelizzatore ma fu il Santo che pose le prime basi della teologia cristiana, fondando la nuova religione sulla Risurrezione di Cristo ("Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione", ( I Cor 15:15) e sulla promessa della salvezza e della risurrezione per ogni credente. Dopo un periglioso viaggio, raggiunge Roma e subisce il martirio durante la persecuzione di Nerone nel 67 d.C. Cittadino romano, gli fu risparmiata la crocefissione (riservata a ribelli e schiavi) e fu decapitato con una spada, che diviene il suo attributo principale e con questa viene perlopiù rappresentato nella  iconografia (Masaccio, Mantegna e Dürer).
Nell'incisione la grande spada a doppio taglio, simbolo della Parola di Dio, ( " è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio", Ebrei,4:13) penetra nella cupola a ricordare l'importanza fondativa della parola di Paolo ed è circondata dai tredici papiri che contengono le sue Epistole. Da queste partono le corde, altro suo attributo, trasformate in festoni di piccole bandiere come in una nave pavesata o in un tempio orientale. La grande cesta al centro, grazie alla quale Paolo si salvò a Damasco, è al tempo stesso suo attributo ma anche simbolo della 'salvezza' del Cristianesimo, operata dal Santo. Con la sua profetica visione, Paolo 'salva' il Cristianesimo perchè lo trasforma da una piccola setta del Giudaismo, destinata forse all'oblio,  in una nuova religione universale fondata su un messaggio di speranza e di salvezza, donate a tutti  gli uomini senza distinzione né barriere.